Bilancio
Conto consuntivo
Bilancio patrimoniale
Missione
Valorizzazione del patrimonio comunale
Promuovere la messa in atto di politiche di sviluppo allineate al concetto di Smart cities e delle energie rinnovabili
Grazie al finanziamento del bando Lumen il Comune ha avviato una serie di azioni per rendere più smart la città tra cui: l’installazione di nuove telecamere, la creazione di aree wifi diffuse – negli edifici comunali e in particolare nelle scuole – , la sostituzione delle pompe e la digitalizzazione del controllo degli allagamenti nei sottopassi, la creazione di attraversamenti pedonali intelligenti con attivazione automatica dell’illuminazione e dei controlli sonori, l’installazione di pannelli luminosi informativi su tutto il territorio.
Progetti in primo piano/Gallarate cambia luce e diventa smart
Esercitare la proprietà delle risorse mobiliari e immobiliari riguardanti reti, impianti, strutture e dotazioni patrimoniali del Comune
Gli organismi di controllo analogo, attraverso i quali l’Ente svolge un’attività di verifica sulla gestione dei servizi affidati alle società partecipate, assicurano l’utilizzo delle reti e degli impianti in coerenza agli standard gestionali dei servizi. L’Ente aggiorna annualmente l’inventario delle risorse mobiliare e immobiliari di proprietà.
Nel mandato sono state effettuate alienazioni di beni non più funzionali all’attività dell’Ente per un totale di 3,647 milioni di euro, 1,085 milioni di euro, solo nel 2020.
Attivare tutti gli investimenti necessari alla valorizzazione del patrimonio e allo sviluppo, ampliamento e potenziamento dei beni amministrati
Il valore del patrimonio netto consolidato aumenta da 143 a 165 milioni di euro tra 2016 a 2019. Tra 2016 e 2020 il Comune ha investito, inoltre, 13,4 milioni di euro e l’incidenza degli investimenti sul totale delle spese correnti e di investimento è più che raddoppiata passando dal 3% al 7%. Questo risultato è stato raggiunto grazie alla capacità dell’Ente di attrarre risorse esterne e, in particolare, con l’attivazione nel 2018 del nuovo Settore Fundraising – Progetti di finanziamento esterno ha permesso di raccogliere 4,8 milioni di euro tra bandi, sponsorizzazioni e donazioni. Tra le priorità del mandato: gli interventi ordinari e straordinari per rendere le scuole più sicure e funzionali, parchi e verde pubblico, la creazione del nuovo polo culturale, la manutenzione della rete stradale e il rinnovo dell’illuminazione pubblica.
Pagare tutti per pagare meno
Il Comune ha messo in atto un’azione sistematica di recupero dell’evasione tributaria, in un’ottica di rafforzamento dell’equità e della legalità. Dal 2016 al 2020 sono stati effettuati accertamenti per oltre 32 milioni di euro, dei quali 10,7 mln già incassati.
Questa politica ha permesso di mantenere stabili le aliquote dei tributi locali, introdurre agevolazioni ed esenzioni a favore di famiglie e piccole imprese e intervenire in riduzione delle tariffe di alcuni servizi comunali.
Tra questi, ad esempio, la refezione scolastica. La rimodulazione delle fasce di reddito per l’applicazione delle tariffe e l’ampliamento della fascia con tariffa di € 1,85 da ISEE di 6.800 € a 10.130 €, ha consentito un risparmio annuale fino a 450 euro a famiglia.
Pur con l’introduzione di questa misura, gli incassi sono aumentati da 1,1 milioni di € del 2015 a 1,7 mln di € del 2019 grazie all’attività di controllo e contrasto ai mancati pagamenti e alle azioni di recupero crediti messe in atto dal Comune.
Più di 32 milioni di €,tra 2016 e 2020 il valore degli accertamenti.10,7 milioni di euro sono già stati incassati
Un Comune più snello: ridotte le spese di funzionamento
Tra il 2015 ed il 2020 il Comune di Gallarate ha ridotto i costi di funzionamento dell’Ente (gestione generale, rate di restituzione dell’indebitamento, spesa di personale…) di circa 3 milioni di euro.
La riduzione è l’esito delle politiche di gestione adottate dall’Amministrazione. In particolare le utenze e le spese generali (illuminazione pubblica, riscaldamento edifici, fitti passivi, assicurazioni, spese per mezzi di servizio, spese postali…) si sono ridotte da 4,7 a 3,3 milioni di euro dal 2016 al 2020 (Fonte: Piano di razionalizzazione delle spese).
Anche la spesa del personale si è sensibilmente ridotta da 11,3 milioni di euro nel 2015 a 9,6 milioni di euro nel 2020 per effetto delle politiche di riorganizzazione dei servizi unite al blocco del turnover e dei concorsi, che hanno determinato una riduzione dei dipendenti, pur riuscendo a mantenere l’erogazione dei servizi ai cittadini (Fonte: Piano di razionalizzazione delle spese).
3 milioni di €la riduzione dei costi fissi tra 2015 e 2020
Un bilancio più solido
Le politiche di gestione del bilancio hanno portato a un contenimento dell’indebitamento: non stati accesi nuovi mutui e quelli in essere sono stati rinegoziati in modo da ridurre gli interessi passivi. Il debito si è ridotto del 15% tra 2016 e 2019 e l’incidenza degli interessi passivi al 31/12/2019 rispetto alle entrate correnti è pari allo 0,72%, molto al di sotto del limite stabilito dalla legge (10%).
2,8 milioni di €la riduzione del debitotra 2016-2019,54 euro in menoa cittadino
Si accorciano i tempi di pagamento dei fornitori
Secondo norme nazionali del 2013 – riviste alla fine del 2018 anche sulla base di direttive europee – tutte le Pubbliche Amministrazioni sono tenute a pagare le fatture entro la scadenza o, se non specificata, entro 30 giorni dalla data del loro ricevimento. Il rispetto di questa scadenza è un fattore di grande importanza sia per tutte le imprese che lavorano con la PA, sia per il rispetto delle direttive europee, su cui la Commissione effettua un puntuale e rigoroso controllo.
Il Comune ha progressivamente ridotto i tempi di pagamenti, passando da 33 giorni dopo la scadenza della fattura nel 2015 a 15 giorni prima della scadenza nel 2020; ciò per complessivi quasi 30 milioni di € di fatture pagate ogni anno.
Il Comune di Gallarate è tra i primi 500 enti pubblici che pagano più rapidamente in Italia* (alla 127° posizione), secondo la classifica del Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) con una media di 14 giorni di anticipo nel 2019 rispetto alla data di scadenza della fattura.
*Classifica sulla base della media ponderata di ritardi di pagamento, ossia il numero di giorni intercorrenti tra la data di scadenza della fattura e la data di pagamento (questo valore può essere negativo, se la fattura viene pagata in anticipo; inoltre la data di scadenza del debito, se non espressamente indicata nella fattura e/o modificata dall’ente in PCC, è calcolata in base alle norme vigenti a decorrere dalla data di emissione.
Fonte: https://www.mef.gov.it/focus/Si-riducono-i-tempi-di-pagamento-delle-Pubbliche-amministrazioni/